Bridal Experience. Ho intrapreso diverse sfide, ho organizzato diversi eventi ma quello che volevo assolutamente evitare di organizzare era proprio il mio, il mio matrimonio. Purtroppo però sono stata costretta a fare tutto da sola. Ed eccomi qui oggi a raccontarvi questa mia bridal experience.

Questa bridal experience e le varie situazioni legati al covid mi hanno sicuramente avvicinato a molte spose, anch’io ho scelto il 2020 e anch’io ho dovuto cambiare data (fortunatamente di due mesi soltanto).

Ho vestito panni di sposa bridal experience e allo stesso tempo di Wedding Planner. Ho organizzato tutto durante i giorni di quarantena in pieno lockdown.

Pur sapendo che Giugno sarebbe stato un impresa impossibile, non mi sono arresa neanche un attimo: avevo una bridal experience, come una missione personale da portare avanti.

Questa mia bridal experience in realtà cominciò nel 2019 precisamente il 9 Gennaio, ma a me piace pensare che in realtà fosse il 6 Gennaio.

Prima di proseguire il racconto della mia bridal experience  voglio  aprire una parentesi sulle date, premetto che non amo i numeri e la matematica non mi è mai piaciuta.

Ma da quando ho conosciuto Vincenzo, ho capito che il mio destino è un calcolo perfetto, un’armonia di numeri che si ripetono e che oggi fano parte della mia vita.

Bridal experience – il fidanzamento

Se oggi posso raccontare la mia bridal experience  è perché quel lontano Ottobre 2010 fece la richiesta di amicizia su facebook a quel ragazzo che oggi è mio marito.

bridal experience

Bridal experience  esiste anche perché sono sempre stata una donna intraprendente e fuori dagli schemi, quello che ho sempre voluto me lo sono andata a prendere personalmente e verosimilmente feci cosi anche con l’unico amore della mia vita, Vincenzo.

Io e Vincenzo ci siamo incontrati sempre ad ottobre del 2010 per poi fidanzarci il 6 Gennaio del 2011, da quel giorno il 6 è stato quel numero che segnò la mia bridal experience .

Un numero che porteremo sempre nel cuore. In 9 anni di fidanzamento abbiamo sempre festeggiato e onorato il 6 di ogni mese, soprattutto il 6 Gennaio, grande festa tutti gli anni.

Quello che allora era il mio fidanzato aveva scelto anche il 6 Gennaio 2019 per far cominciare la mia bridal experience e quindi per la proposta di matrimonio, niente di più romantico! Purtroppo però a causa di un brutto raffreddore con febbre quel 6 Gennaio 2019 restammo a casa, mentre io ero ignara di tutto ciò che aveva organizzato e che poi mi raccontò.

Bridal experience – cena al ristorante

La mia bridal experience cominciò il 9 Gennaio del 2019, dopo una giornata di shopping a Palermo presso il nostro centro commerciale preferito, Vincenzo mi riportò a Marsala per cena.

bridal experience

Marsala, non è solo la mia città natale, dove sono cresciuta e vivo ancora oggi. I viali, le strade, le spiagge, il mare, i monumenti, le piazze, i ristoranti ogni luogo di questa mia città è magico.

Marsala vide nascere e crescere noi, posso dire ch’è la culla della nostra storia d’amore.

La mia bridal experience cominciò proprio a Marsala,  con la proposta di matrimonio, per l’occasione Vincenzo scelse un tipico ristorantino di pesce molto romantico, con un atmosfera soft e abbastanza intima.

Quella freddissima sera di Gennaio quando la mia bridal experience cominciò, entrai in quel ristorante indossando uno dei miei caldi ed eleganti cappottini neri di pelliccia, sotto nascondevo un abitino rosso e nero a fantasia.

Tutte le volte che entro in questo ristorante, ancora oggi , ho sempre la stessa  sensazione: li è  come se il tempo per un attimo si fermasse, come se mi trovassi in un posto diverso e non a Marsala.

Questa sensazione forse è data dall’arredamento classico contemporaneo, con archi in tufo o forse per i rami di ulivo e le botti che richiamo il culto del vino? Non ho ancora capito bene, ma di certo mio marito allora fece un ottima scelta per dare inizio alla mia  bridal experience.

Bridal experience – la proposta di matrimonio

Fiore all’occhiello di questo ristorante è una duplice attività correlata di B&B.

bridal experience

Proprio dopo la squisita cena a base di pesce con un menù personalizzato per l’inizio della bridal experience, uno dei proprietari  amico di famiglia di Vincenzo quel giorno ci volle mostrare una delle camere allestite da poco, ci diede la chiave per la camera numero 8.

Io ovviamente ignara che tutto ciò, in realtà, facesse parte del piano che Vincenzo e il suo amico avevano organizzato per me.

Ma attenzione al numero! Stavolta per l’inizio della bridal experience, avevamo tra le mani il numero 8 e ci siamo trovati nella stanza numero 8, abbandonando per un attimo il 6.

E finalmente proprio in quella stanza, Vincenzo mi lesse la sua più bella lettera d’amore e mi chiese: << Arianna mi vuoi sposare? >> mentre in ginocchio teneva l’anello di brillanti, il classico solitario per intenderci, ma adesso per fare un po’ la figa dico che il mio è più grande e più bello.

Adesso per l’inizio della bridal experience nel raccontarvi cosa ho risposto, sorrido perché io in realtà sono sempre imprevedibile, ma prevedo, stupisco come sempre, e non do niente per scontato neanche un semplice Si.

Io avevo intuito che quello sarebbe stato il giorno del Si, quello che aspettavo da ben 9 anni e che da li sarebbe cominciata la mia bridal experience . Ovviamente non ne avevo la conferma effettiva, ad ogni modo prima di uscire di casa presi la lettere che avevo già preparato mesi fa e la misi in borsa, per sicurezza.

Alla domanda di Vincenzo, in lacrime, molto emozionata la tirai fuori e la lessi mentre lui, poverino rimase in attesa della risposta effettiva che sulla lettera era solo alla fine.

Uscimmo da quella stanza con una data d’inizio della mia bridal experience 8 Giugno 2020.

Bridal experience – preparativi in lockdown

L’indomani della proposta, cominciò sul serio  la mia bridal experience,  il mio primo pensiero fu quello di bloccare la data in chiesa e nella location che già avevamo scelto quella sera stessa, perché a mio avviso è la location migliore di Marsala per eventi e perché anche io ero assunta li in quel periodo.

bridal experience

Per il mio matrimonio, scelsi una semplice e rinomata villa di Marsala, un’eccellenza del settore ristorativo, presenta una sala immensa, fresca con archi di tufo grezzi e spazi aperti come giardini, prati verdi e piscina, una grande corte e atri immensi.

A febbraio fermano la mia bridal experience e quella delle tante coppie come noi, per via del Covid19.

Il mondo intero si fermò 3 mesi, già il mondo, ma non io. Io non mi fermai mai.

Pur sapendo che Giugno era ormai un utopia, una meta irrealizzabile insieme al mio futuro marito non mi arresi e non mi diedi per vinta.

Ho progettato la grafica, ho scelto le musiche, ho scelto le letture per la messa, ho progettato e scandito tutti i momenti; mi sono fatta trovare pronta al ritorno della “libertà” se cosi possiamo chiamarla.

La mia bridal experience  è stata molto bella, emozionante, anche grazie alla pandemia ho potuto vivere in pieno ogni singolo momento, dalle varie scelte al giorno stesso.

Bridal experience – i vari dettagli del mio matrimonio

Ogni dettaglio rispecchiava in pieno il tema del mio matrimonio: i diamanti.

Per la mia bridal experience io e Vincenzo  abbiamo scelto questo tema perché: noi ci sentiamo preziosi l’uno per l’altra come diamanti.

Con un tema cosi vistoso, lo stile non poteva che essere da meno e quindi super elegante e rigorosamente “total white” tranne che per il colore dell’abito delle damigelle, che scegliemmo carta da zucchero.

Perché carta da zucchero? Sicuramente non ci avete fatto mai caso ma è uno dei colori della punta del diamante quando è esposto al sole.  Un azzurro chiaro e quasi impercettibile.

E’ importante che ogni dettaglio abbia il suo perché e che rispetti il “fil rouge” di tutto l’evento.

Per la mia bridal experience cercavo delle partecipazioni raffinate e allo stesso tempo uniche, anch’esse dovevano essere preziosi e li feci creare appositamente.

Le partecipazioni di nozze sono la prima cosa che gli invitati vedono e devono anticipare il tema e lo stile scelto.

Le mie partecipazioni si aprivano a libro ma la copertina non era standard quadrata ma a V laterale, esattamente cosi come questo segno >, il cartoncino era bianco e lucido si intravedevano dei brillantini sul fondo e sopra di esso una carta trasparente con le varie informazioni: data, ora, location, chiesa, eccetera. Il tutto legato da un fiocco di nastro bianco e in cima al fiocco un piccolo strass.

Bridal experience – Il grande giorno

Mentre le spose di solito il giorno prima delle proprie nozze sbrigano le ultime cose dedicandosi alla cura di sè e ai capelli, io ero in sala con il mio team a montare una parte degli allestimenti e a concordare il tutto con il personale della sala ricevimenti.

Due giorni prima ho voluto rompere gli schemi e fare io la serenata a quello che sarebbe stato il mio futuro marito.

La mia bridal experience ebbe il suo completamento quando la pandemia sembrava rallentare, come se non esistesse quasi più.  Il 6 Agosto 2020 coronai il mio sogno e le mascherine quel giorno erano come sparite.

Ritorniamo per un attiamo ai numeri avevamo scelto 8/6/20 perché eravamo nella stanza numero 8, ma il destino volle che dovevamo ripartire dal 6, penserete che fu semplice invertire la data, ma non è stato cosi  in realtà il 6/8/20 era una data in cui casualmente: location, chiesa e vari professionisti del settore erano liberi., perché con la pandemia nulla è scontato.

Le foto a casa dei miei hanno riempito la mia mattinata, tanta gente intorno a me amici parenti e staff trucco e parrucco ed io bella come non mai, serena ed euforica allo stesso tempo.

Alle 13:00 delle gocce di pioggia bagnarono il tappeto esterno, facendomi entrare per un attimo nel panico ma non mollai era il mio giorno e mi ero promessa di vivermela in pieno a prescindere da tutto. Anche perché il sole arrivò poco dopo più caldo che mai, proprio come quelle giornate estive che piacciono a me.

La mia bridal experience fu unica e irripetibile, ero la sposa ma anche la wedding planner controllai ogni dettaglio dall’inizio alla fine fin dove ho potuto, soprattutto in chiesa.

Verso l’altare

Il momento solenne di tutto il matrimonio è proprio, li in chiesa: le canzoni, le letture, tutto era stato scelto da noi, tutto era in perfetta sintonia.

La chiesa era addobbata in stile total white con rose bianche, gipsophila e dei diamanti scendevano dai vasi bianchi., sui cuscini dell’altare dove ci poggiavamo c’erano i nostri nomi.

I testimoni erano seduti dietro di noi, in corrispondenza della mia parte e quella di quella Vincenzo e rispettando le scelte fatte.

La novità fu che i testimoni accompagnarono Vincenzo, e le damigelle come da  consuetudine precedettero il mio arrivo.

La bridal experience non potrebbe esistere senza un abito da sposa, il mio era leggermente principesco, lungo, con una coda altrettanto lunga e un velo non da meno ben 6 metri (ricordate il numero 6? Lo scelsi anche li).,

La bridal experience  cominciò con un abito composto da 4 strati di tulle di cui uno era luccicoso, una bella scollatura dietro non profonda e uno scollo omerale sul petto, fiori ricamati su tutto l’abito e sul velo con piccoli lustrini, il tutto era d’impatto ma allo stesso tempo semplice, solo io sapevo di brillare gli strass da lontano erano quasi impercettibili.

La bridal experience  vide me e Vincenzo all’uscita della chiesa felici in giro a fare le foto con il nostro autista personale a bordo di una Maserati bianca e gli amici che ci sostenevamo in tutto.

Dettagli importanti e conclusioni

Il ricevimento fu dinamico, antipasti e cocktail di benvenuto serviti in giardino, la cena servita in sala e la torta nella corte esterna. Utilizzammo tre punti diversi ma nella stessa location.

Il nostro ingresso e la torta fu impreziosito da fontane luccicanti, queste creano una bellissima atmosfera.

Il tableau de Mariage era un grossa struttura in ferro bianco a forma di diamante impreziosito di fiori e cartellini con i nomi. (montato da me e dal mio staff un giorno prima

Come centro tavola scelsi candelabri di vetro, sui tavoli vi erano i cavalieri (segna posti ) e un thank you card con la nostra frase per ognuno degli invitati, la grafica fu la stessa delle partecipazioni.

Il 6 agosto 2020 si cocluse la mia bridal experience, arrivai all’altare stanca, ma felice. E’ stato un successo personale che non ha eguali!

Ho voluto raccontare la mia storia affinchè si capisca oggi più che mai l’importanza della figura professionale chiamata Wedding Planner ma anche l’importanza di una guida, di una consulenza come la figura della Wedding Consultant per avere quanto meno un aiuto nella progettazione.

Il messaggio che invece voglio dare ai futuri sposi è quello di non arrendersi mai, nonostante qualcosa sembra ostacolare il vostro sogno, mai smettere di progettarlo, è importante farsi trovare pronti quando poi finalmente potrà realizzarsi.

Adesso che ti ho raccontato il mio matrimonio continua a seguirmi sul mio blog, ed anche sui miei canali social Facebook, Instagram e Pinterest non rimarrai deluso.

Arianna Sanguedolce